Ridurre i sintomi del Reflusso gastroesofageo

Come fare per Ridurre i sintomi del Reflusso gastroesofageo? Scoprilo con la nostra guida!

Ridurre i sintomi del Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastrico o reflusso gastroesofageo, si presenta quando l’acido dello stomaco retrocede nell’esofago. È un disturbo tanto comune quanto fastidioso. Si manifesta con una forte sensazione di bruciore allo stomaco, nausea, eruttazione, dolore al petto e infiammazione della gola.


Dopo aver mangiato, il cibo passa naturalmente dalla bocca allo stomaco attraverso l'esofago. L'esofago contiene un gruppo di fibre muscolari a forma di anello che impediscono al cibo di muoversi all'indietro dallo stomaco all'esofago. Queste fibre muscolari costituiscono lo sfintere esofageo inferiore che se non chiuso a dovere permette al cibo, al liquido e all'acido cloridrico di fuoriuscire nell'esofago. Il tessuto esofageo interno non è progettato per gestire tale acidità e, per chi è affetto da reflusso gastrico, è la causa scatenante della caratteristica sensazione di bruciore di stomaco.

Ma come possiamo ridurre i sintomi del reflusso, quali accortezze prestare e perché un approccio farmacologico può essere un fattore di rischio?


Fattori di rischio del reflusso gastroesofageo

Numerosi studi evidenziano come tra i fattori di rischio più comuni che tendono a favorire la comparsa del reflusso gastroesofageo ci siano obesità e sovrappeso che possono aumentare la pressione intra-addominale alterando, così, la tensione dellagiunzione esofago gastrica.

Altri fattori di rischio provati includono il fumo, l’abuso di alcol e il consumo di cibi industrializzati e raffinati che riducono la rapidità con la quale lo stomaco tende a svuotarsi.

Vediamo i fattori di rischio nel dettaglio: 

 ● Obesità - L'accumulo di grasso nell'addome comporta una pressione superiore al normale a carico dello stomaco, limitando la possibilità di movimento del muscolo del cardias, con conseguente indebolimento delle fasce muscolari che ne determinano il funzionamento. 

 ● Fumo di sigaretta e abuso di bevande alcoliche, possono aggravare notevolmente i sintomi da reflusso gastroesofageo. La nicotina presente nelle sigarette stimola la produzione di acido gastrico, deteriora le prestazioni di svuotamento dello stomaco e riduce la tenuta dello sfintere esofageo. L’alcol, a sua volta, se assunto con troppa frequenza e in grandi quantità, stimola il reflusso andando a irritare la mucosa dell’esofago. 

L’ernia iatale è una condizione in cui si verifica la risalita di una parte dello stomaco sopra il diaframma. La presenza di un'ernia iatale è spesso associata alla comparsa di sintomi legati al reflusso gastroesofageo. Si stima che più della metà degli adulti sopra i 50 anni, abbiano sviluppato un’ernia iatale senza però avvertire alcun sintomo. Fattori scatenanti sono anche qui l’obesità, i malati di tosse cronica (spesso sviluppata in presenza di reflusso acido) e/o le vittime di un forte trauma addominale.

Gli antiacidi come rimedio per il bruciore di stomaco. Molte persone utilizzano gli antiacidi per alleviare i sintomi del reflusso acido. La conseguente riduzione dell’acidità per effetto dei farmaci, aiuta a coprire i sintomi limitando però il potere digestivo dello stomaco. Questo provoca ulteriore stress sul sistema enzimatico del pancreas così come per gli altri organi digestivi: antiacidi, alimenti trasformati e molti farmaci impoveriscono il corpo di vitamine B e minerali che sono necessari per creare un apporto sufficiente di acido gastrico allo stomaco. 

Cibi grassi come frittura, latticini o carne rossa possono tutti contribuire alreflusso acido. Questi impiegano un tempo maggiore per essere digeriti e processati, ritardando quindi l’azione di svuotamento dello stomaco che, come abbiamo imparato a capire, è nota per aumentare la probabilità di reflusso acido. Non solo, i cibi grassi provocano il rilascio di un ormone chiamato colecistochinina che provoca il rilassamento dello sfintere esofageo inferiore, favorendo di conseguenza la risalita di succhi gastrici dallo stomaco nell'esofago. 

L’asma. Studi confermano l'associazione tra asma e reflusso gastroesofageo, dimostrando che la presenza di eventi acidi esofagei è associata a sintomi respiratori. La ricerca più recente mostra che il reflusso acido è prevalente nei pazienti con asma e che l'acido esofageo può alterare l'iperreattività bronchiale. Nonè ancora chiaro il motivo, ma è noto che in un legame di reciprocità il reflusso acido influenza negativamente l'asma e l'asma influenza il reflusso acido. Fonte 

Lo stress. Secondo uno studio del 2007 condotto dal “Department of Medicine, Southern Arizona VA Health Care System and Arizona Health Sciences Center" la maggior parte dei pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo riferisce che lo stress intensifica la comparsa dei sintomi anche se i meccanismi alla base di questa associazione rimangono ancora sconosciuti.

● Un ulteriore aspetto che può interagire con il reflusso gastroesofageo, anche se non possiamo paragonarlo ad un fattore di rischio vero e proprio, è la gravidanza. Il reflusso acido è comune nelle donne incinte. Può essere causato da cambiamenti ormonali e dal bambino in crescita che preme contro le pareti dello stomaco. I sintomi possono presentarsi in qualsiasi fase della gravidanza, ma sono più comuni dalla ventisettesima settimana in poi. 

Le patologie del reflusso acido

Quando non è trattato adeguatamente, il reflusso acido può portare ad una serie di problemie complicanze, quali: 

Esofagite. L’esofagite è considerata una delle malattie più comuni in presenza direflusso gastroesofageo. L'esofagite da reflusso è definita come un'infiammazione della mucosa esofagea, causa di difficoltà nella deglutizione e dolore toracico. Se non trattata, l'esofagite può danneggiare il rivestimento dell'esofago e interferire con la sua normale funzione di spostare cibo e liquidi dalla bocca allo stomaco. L'esofagite può anche portare a complicazioni come ulcere, restringimento dell'esofago e difficoltà a deglutire. 

Ulcera esofagea. L'ulcera esofagea è una lesione ai tessuti della mucosa esofagea. Questo danno alla mucosa dell'esofago è spesso causato da una malattia da reflusso gastroesofageo o da una grave esofagite non curata nel tempo. È una patologia estremamente dolorosa e sanguinolenta che rende difficile la deglutizione. 

Stenosi esofagea. Una stenosi esofagea è un inasprimento anomalo dell'esofago. Le stenosi esofagee possono limitare o bloccare il cibo che viaggia dalla gola allo stomaco. La condizione più comune è la difficoltà nella deglutizione (disfagia) con conseguente sensazione che il cibo resti “bloccato” nella gola. Con il progredire del restringimento, potrebbero esserci difficoltà anche solo a deglutire liquidi. I pazienti, inoltre, possono provare bruciore di stomaco, rigurgito, dolore durante la deglutizione o perdita di peso involontaria. 

Esofago di Barrett. L'esofago di Barrett è una condizione in cui il rivestimento piatto del tubo di deglutizione che collega la bocca allo stomaco viene danneggiato dal reflusso acido, provocandone l'ispessimento e il rossore. Lo sviluppo dell'esofago di Barrett è spesso attribuito ai pazienti che soffrono da tempo di reflusso acido, il quale può includere questi segni e sintomi: bruciore di stomaco frequente e rigurgito del contenuto dello stomaco, difficoltà a deglutire il cibo e meno comunemente, dolore al petto.


Una sana alimentazione combatte il reflusso acido

Per evitare che lo sfintere esofageo resti aperto durante la fase digestiva, il nostro stomaco necessita di produrre una quantità di acido gastrico sufficiente. Durante il processo di digestione, lo stomaco deve secernere abbastanza acido per diminuire il suo ph in un range compreso 1,5 e 2,5. Questo perché la valvola esofagea riceve l’impulso di chiusura solo quando il ph scende al di sotto di 3,0. Di conseguenza, quando lo stomaco non ha abbastanza acido, lo sfintere esofageo resta aperto riversando il contenuto acido nell’esofago. 

Una corretta alimentazione per lenire il problema e i sintomi, dovrebbe integrare una dose maggiore di alimenti proteici conosciuti per aumentare la produzione di acido nello stomaco. 


Una sana alimentazione antinfiammatoria comprende una dieta ricca di verdure dense di fitonutrienti, grassi sani e fonti proteiche pulite. Fonti di grassi salutari includono prodotti a base di cocco, avocado, olio extra vergine d'oliva e integratori di olio di pesce omega-3 purificato.

Per migliorare i livelli di acidità nello stomaco, potreste provare ad adottare i seguenti accorgimenti:

● Non mangiare eccessivamente: è consigliabile evitare di mangiare pasti eccessivamente abbondanti. Il cibo dovrebbe venire consumato almeno 2 ore prima di coricarsi per consentire alla gravità di aiutare l’organismo a “spingere” il cibo attraverso l’apparato digerente. 

● Favorire una dieta antinfiammatoria: molti alimenti come lo zenzero, la curcuma e i semi di zucca possiedono proprietà antiossidanti utili a fornire all’organismo un potente effetto antinfiammatorio. Favorire cibi che riducono l'accumulo di tossine nel corpo, riduce notevolmente la possibilità che lo stesso si avvii verso stati infiammatori. 

● Preferire 1 solo pasto solido al giorno: assicurati che almeno la metà dei tuoi pastiincludano un frullato proteico o un frullato di verdure. Un pasto solido di buona qualità insieme a diversi frullati proteici o frullati e bevande verdi, aiuterà il sistema digestivo a guarire. 

● Introdurre enzimi digestivi: inserisci nella dieta quotidiana un buon integratore di enzimi digestivi per aiutare il corpo a metabolizzare il cibo in modo più efficace e ridurre lo stress sull'intero sistema digestivo. 

● Ridurre lo stress sul sistema digestivo: per far sì che lo stomaco produca una sufficiente quantità di succhi gastrici, il corpo ha bisogno di attivare il sistema nervoso parasimpatico. Durante la digestione, il sangue viene prelevato dagli organi circostanti per fluire negli organi digestivi. Dedicati al pasto più importante della giornata nel momento in cui sei più rilassato (per i più è la sera). 

● Mangiare cibi fermentati o probiotici: secondo una revisione sistematica del 2020 pubblicata su Nutrients, i probiotici possono alleviare i sintomi da reflusso acido. Mangiare cibi ricchi di probiotici come verdure fermentate, yogurt addizionato, kefiri e crauti aiuta a supportare ulteriormente la digestione e l'assorbimento dei nutrienti.

Aloe vera, Mastice di Chios e liquirizia: L'uso di aloe vera, mastice di chios eradice di liquirizia sono ottimi alleati contro il reflusso gastroeofaseo. Per le sue proprietà anti infiammatorie l’aloe vera è un rimedio naturale capace di stimolare l’azione metabolica di particolari enzimi su zuccheri e carboidrati e la lipasi per facilitare l’assorbimento dei grassi. La Chios Mastiha contribuisce alla funzionalità del sistema digerente, svolgendo un'azione benefica sullo stomaco e contrastando i disordini digestivi. Tra le sue molteplici proprietà, la Chios Mastiha funge da naturale immunostimolante, potenziando le capacità dell’organismo di combattere le infezioni. Secondo uno studio del 2014, la liquirizia deglicerizzata ha dimostrato di migliorare le performance della mucosa esofagea. Il potenziamento della produzione di mucosa promossa dall’uso di liquirizia deglicerizzata, funge da barriera anti acido nello stomaco e nell'esofago. Questa barriera consente al tessuto danneggiato, infiammato o irritato di guarire e prevenire futuri eventi di reflusso acido.

Rimuovere zucchero raffinato, caffeina, alcol, bibite gassate, menta e cibi piccanti, evitare pasti abbondanti e ricchi di calorie e non mangiare a tarda notte può aiutare a ridurre il rischio reflusso acido e migliorare i sintomi.

Ma quali sono nello specifico gli alimenti, i farmaci e gli integratori che possono causare un cattivo funzionamento dello sfintere esofageo e quindi portare a sintomi di reflusso acido? 

● cioccolato;
● menta, come la menta piperita o la menta verde;
● cibi molto lavorati;
● antibiotici;*
● aspirina o altri analgesici;*
● bifosfonati;
● alfa-bloccanti;
● nitrati;
● bloccanti dei canali del calcio;
● triciclici;
● teofillina;
● integratori di ferro o potassio;
● antiacidi.* 

*prima di interrompere un ciclo di farmaci, rivolgiti sempre al tuo medico.



Un aiuto contro il reflusso

In New Food For Life, crediamo che un approccio naturale ai problemi di salute più comuni fornisca una grande efficacia nel trattare numerosi disturbi, senza le sgradevoli controindicazioni dei farmaci tradizionali. 

Per spegnere il bruciore del reflusso gastroesofageo, consigliamo di usare il nostro integratore naturale Reflux Out. L'efficacia della formula di Reflux Out è data da un insieme di importanti ingredienti, in cui ogni principio attivo agisce in sinergia per controllare l’acidità di stomaco, proteggere le pareti gastriche, regolare la secrezione degli acidi e supportare lo stomaco. Reflux Out, non si limita a tamponare o spegnere l’eccessiva produzione di acidigastrici con conseguente reflusso, ma ne regola la produzione creando una “guaina” che protegge e supporta il benessere e la normale funzionalità della mucosa gastrica. Inoltre, la sua azione è rapida e duratura nel tempo. 

Reflux Out è utile per: 

● Ridurre l'acidità e il bruciore allo stomaco. 
● Combattere il reflusso gastroesofageo.
● Ridurre l'infiammazione dovuta a elevata acidità.
● Proteggere le pareti gastriche mediante un’azione emolliente e lenitiva delle pareti gastrointestinali.
● Regolare la secrezione degli acidi e favorire così il benessere di stomaco edesofago.

Reflux Out è indicato per chi: 

● Deve controllare l’acidità di stomaco.
● Dopo/durante i pasti avverte la sensazione di “fuoco nello stomaco”.
● Avverte eruttazioni acide.
● Per chi si sente la gola “in fiamme”.
● Vive un periodo stressante con ripercussioni a livello dello stomaco.
● La notte dorme male a causa di sensazioni acide in bocca/gola.
● Quando è a stomaco vuoto avverte discomfort a stomaco ed esofago. 

Il reflusso non trattato può causare gravi complicazioni tra cui un aumento del rischio di disturbi della cavità orale, polmonite ricorrente e aumento del rischio di cancro della laringe e dell'esofago. 

Fortunatamente, è possibile sostenere la propria salute in modo naturale per ridurre rischi e complicazioni. I nostri integratori naturali sono ottimi alleati per sconfiggere e prevenirele complicazioni da reflusso acido, supportando uno stile di vita sano e promuovendo il benessere con integratori naturali.



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