Eliminare il Gonfiore Addominale

Come fare per Eliminare il Gonfiore Addominale? Scoprilo con la nostra guida!

Eliminare il Gonfiore Addominale

Il gonfiore addominale è una condizione estremamente comune. Il gonfiore addominale si verifica quando il tratto gastrointestinale si riempie di gas o aria facendolo diventare gonfio, doloroso e teso. Mentre nella maggior parte dei soggetti il gonfiore allo stomaco si presenta subito dopo un pasto particolarmente vivace, alcune persone sperimentano un gonfiore cronico che subentra a prescindere dalla abbondanza del pasto consumato.

Gonfiore, flatulenza, eruttazione e distensione occasionali fanno parte della normale fisiologia digestiva. Questi sintomi in genere non sono considerati un problema finché non iniziano a causare dolore e/o interferire con la tua vita quotidiana.

Ma come possiamo combattere il gonfiore addominale? Quali sono le cause e come possiamo ritrovare il benessere quotidiano?

Le cause principali del gonfiore addominale

Di fondamentale importanza è conoscere le cause del gonfiore addominale per apportare modifiche sistematiche allo stile di vita.

Abitudini alimentari malsane, stress, proliferazione eccessiva di agenti patogeni nell'intestino, uso di farmaci e altri disturbi maggiori come ipotiroidismo, obesità e/o diabete di tipo 2 sono solo alcuni dei fattori scatenanti del gonfiore addominale.

Diamo un'occhiata alle principali cause del dolore addominale.

Sensibilità alimentare

Prima di parlare di sensibilità alimentare, bisogna specificare l'enorme divario che intercorre tra le intolleranze e le allergie alimentari.

Proprio come nel caso di una qualsiasi allergia, l'allergia alimentare si presenta immediatamente dopo l'ingestione di cibo. Proprio perché le reazioni agli allergeni sono immediate e forti, riconoscere un'allergia alimentare è piuttosto semplice: non appena assumiamo l'alimento al quale siamo allergici, il sistema immunitario produce un tipo specifico di anticorpo noto come IgE. Questo innesca una reazione allergica immediata e spesso grave che si presenta il più delle volte sotto forma di orticaria, gonfiore e/o difficoltà respiratorie. Inoltre, le allergie alimentari sono permanenti e ci accompagnano per tutta la vita.

Le intolleranze alimentari, invece, possono essere decisamente più discrete e per questo più difficili da identificare… ma non solo. Oltre a una sintomatologia più vaga e a una risposta dell'organismo non sempre immediata, le sensibilità alimentari possono manifestarsi in un qualsiasi momento del ciclo vitale umano. Le intolleranze alimentari più comuni includono glutine, latticini, uova, soia, zucchero, mais e noci. Anche i cibi che generalmente vengono annoverati tra quelli “sani” possono essere dannosi per un organismo che ne è sensibile.

Chi soffre di gonfiore addominale a causa di intolleranze alimentari, probabilmente noterà uno stomaco gonfio circa un'ora o poche ore dopo i pasti. Consumare quotidianamente un alimento per il quale si ha un'intolleranza, può provocare una sensazione di gonfiore addominale anche prima di consumare il pasto.

La buona notizia è che le intolleranze alimentari non sono necessariamente permanenti e spesso possono essere trattate curando l'intestino.

Crescita eccessiva di H. Pylori

L'infezione da Helicobacter pylori (H. pylori) si verifica quando gli omonimi batteri infettano lo stomaco. L'infezione da H. pylori affligge più della metà delle persone nel mondo, anche se la maggior parte non se ne rende conto a causa di una condizione asintomatica.

I sintomi legati a questa infezione, sono in genere correlati a gastrite o ulcera peptica e possono includere:

  • Dolore o bruciore allo stomaco (addome)

  • Mal di stomaco che può peggiorare quando lo stomaco è vuoto

  • Nausea

  • Perdita di appetito

  • Frequente eruttazione

  • Gonfiore addominale

  • Perdita di peso involontaria

Uno dei motivi principali alla base del gonfiore addominale è dovuto proprio alla crescita eccessiva di Helicobacter pylori (H. pylori).

I batteri H. pylori vengono solitamente trasmessi da persona a persona attraverso il contatto diretto con saliva, vomito o feci. H. pylori può anche essere diffuso attraverso cibo o acqua contaminati.

Insufficienza di acido gastrico

Affinché il nostro stomaco riesca a digerire gli alimenti in maniera corretta, è necessario che all'interno dello stesso ci siano livelli ottimali di acido gastrico. In presenza di un'insufficienza di succhi gastrici, il cibo e i nutrienti non possono essere scomposti restando così nello stomaco e favorendo la formazione di batteri. Di conseguenza, i principali sintomi di questo processo sono gonfiore addominale, gas, reflusso acido e problemi digestivi.

SIBO o sovracrescita batterica intestinale

L'insieme dei microrganismi presenti nel corpo umano è definito Microbiota: batteri, virus, lieviti, funghi e protozoi svolgono funzioni fondamentali per lo stato di salute di una persona.

Principalmente sono concentrati nel lungo tratto intestinale (colon) differenziandosi dall'intestino tenue che, in condizioni di buona salute, mostra una presenza batteriologica decisamente minore.

Quando però si verifica un'eccessiva proliferazione della popolazione batterica all'interno dell'intestino tenue, i batteri possono produrre tossine e interferire con l'assorbimento dei nutrienti. Questa condizione viene definita SIBO cioè una sovracrescita batterica intestinale di batteri che comunemente non si trovano nell'intestino tenue.

La SIBO può portare a gonfiore addominale, cattiva digestione, crampi, gas, diarrea, bruciore di stomaco, sensibilità alimentare, sindrome dell'intestino permeabile, infiammazione e altri problemi di salute.

Disfunzione muscolare addominale

Il gonfiore addominale può essere innescato da un riflesso viscero somatico anormale. Questo riflesso controlla la produzione del gas e comporta la contrazione e il rilassamento dei muscoli del diaframma e della parete addominale. Negli individui che hanno una risposta anomala a un normale rilascio di gas intestinale, il diaframma si abbassa o si contrae in modo inappropriato e i muscoli della parete addominale si rilassano, consentendo all'addome di sporgere favorendo dunque la sensazione di gonfiore addominale.

Stress

Lo stress può interferire con il normale microbioma intestinale, creando disbiosi intestinale e proliferazione batterica. Questi cambiamenti possono portare a disfunzioni digestive, incluso il gonfiore addominale dovuto in parte all'eccessiva produzione di gas.

Anche se non ci sono prove scientifiche riguardo l'associazione tra lo stress e il gonfiore addominale, è innegabile che alcune persone somatizzino lo stress nella zona pelvica.

I soggetti che dimostrano episodi di stati emotivi ansiosi, subiscono un irrigidimento dell'addome e un aumento delle contrazioni dei muscoli del pavimento pelvico. Quando questi muscoli sono troppo contratti tra loro, possono creare una condizione nota come “disfunzione del pavimento pelvico ad alto tono”.

In maniera opposta può accadere anche il contrario, ovvero, quando i muscoli del pavimento pelvico si rilassano eccessivamente rendendo difficile avere un motilità intestinale regolare.

In entrambi i casi, sia l'aumento del tono che il rilassamento eccessivo di questi muscoli, possono portare a un'ampia gamma di sintomi, incluso il gonfiore.

Candida intestinale

La candida è un fungo che generalmente si trova nel cavo orale, nell'intestino, sulla cute e nelle mucose genitali. A differenza di quanto si creda, la candida in piccole quantità è un fungo benefico. Classificato come fungo “saprofita” la sua funzione è quella di nutrirsi di materia organica in decomposizione. Tuttavia, in alcune situazioni, la crescita eccessiva può compromettere seriamente il microbioma e la salute dell'apparato digerente, condizione che prende il nome di Candida Intestinale o Candidiosi intestinale.

Questa patologia multifattoriale provoca sintomi localizzati per lo più a livello gastroenterico ma può anche causare sintomi più comuni tra cui gonfiore addominale, meteorismo, eruttazione, dolore e crampi intestinali.

Alcuni tra i fattori scatenati che possono causare uno squilibrio fungino sono: diete ricche di zuccheri e carboidrati raffinati, consumo eccessivo di alcol, uso della pillola anticoncezionale, stress eccessivo, assunzione di antibiotici. Il verificarsi di uno o più di questi fattori può alterare l'equilibrio del microbiota intestinale e ciò consente al lievito di proliferare ed insediarsi in alcune regioni del corpo.

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Scarso flusso biliare

La bile è un liquido bruno-verdastro costituito da colesterolo, sale biliare e bilirubina. Aiuta l'intestino tenue nel processo di scomposizione e assorbimento dei grassi. Inoltre, contiene anche prodotti di scarto che passano attraverso l'intestino per poi essere rilasciati attraverso movimenti dello stesso.

Uno scarso flusso biliare può causare ostruzioni nella cistifellea, scarso assorbimento dei grassi, malnutrizione e accumulo di tossine. Gioca anche un ruolo molto importante per sterilizzare e regolare il microbioma nell'intestino tenue e assicurarsi che non si sviluppi una eccessiva proliferazione microbica. Non sorprende che uno scarso flusso biliare favorisca una crescita eccessiva di batteri, gonfiore addominale e altri sintomi intestinali.

Combattere le cause del gonfiore addominale

In New Food For Life, crediamo che la migliore soluzione ai problemi che affliggono l'intestino, sia quella di non fermarsi a limitare solo i sintomi legati alla patologia ma di andare a individuare e curarne le cause. Vediamo insieme come poter combattere le cause del gonfiore addominale.

Migliorare l’alimentazione

Per conoscere gli alimenti ai quali sei intollerante, potresti iniziare dalla cosiddetta “dieta di eliminazione

Inizia eliminando i seguenti gruppi di alimenti dalla tua dieta per 2 settimane: glutine, latticini, zucchero raffinato, mais, soia, uova, tutti i cereali, oli vegetali, crostacei, frutta a guscio e legumi.

Dopo una fase di eliminazione di due settimane, reintroduci gli alimenti nella tua dieta uno per uno, annotando la comparsa o meno di sintomi. Se compaiono, elimina il cibo incriminato e riprendi il ciclo di eliminazione, reintroduzione e annotazione. 

Questo tipo di dieta aiuta a guarire l'intestino senza essere troppo restrittivi, riducendo l'infiammazione e determinando quali alimenti sono causa scatenante dei sintomi.

Se la dieta di eliminazione non dovesse risultare efficace, consigliamo di provare una dieta a basso contenuto diFODMAP per 2-3 settimane. I FODMAP, acronimo di Fermentabili Oligo-, Di- e Monosaccaridi e Polioli, ossia serie di carboidrati a corta catena, sono molecole che si trovano generalmente sotto forma di fruttosio, lattosio e fruttani (insulina).

Fermate la dieta a basso contenuto di FODMAP non appena verificate un miglioramento dei sintomi. La restrizione a lungo termine degli alimenti FODMAP può peggiorare i sintomi, poiché sopprime la crescita di un ambiente microbiota sano.

Stimolare positivamente il nervo vago

Il nervo vago è uno dei nervi più importanti del corpo. Si estende dal tronco cerebrale attraverso il collo, fino al petto e all'addome, collegando il cervello e l'intestino. È responsabile della regolazione della digestione, della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna, della respirazione e dello stato emotivo. Accrescere la funzione del nervo vago è fondamentale per migliorare la digestione e ridurre il gonfiore addominale.

Direttamente proporzionale al miglioramento della funzione del nervo vago è la riduzione del livello di stress. Un integratore a base di Magnesiopotrebbe aiutare sicuramente a raggiungere l'obiettivo. Ti consigliamo di leggere questo articolo per scoprire di più sui benefici che il magnesio apporta al nostro organismo

Migliorare la motilità intestinale

L'assunzione di cibo, la digestione degli alimenti e l'assorbimento dei nutrienti attraverso la parete del tratto gastrointestinale sono eventi fisiologici fondamentali. Il tratto gastrointestinale ha funzioni nel controllo dell'omeostasi energetica attraverso l'assorbimento e l'escrezione dei nutrienti. Migliorare la motilità intestinale è fondamentale per incrementare la digestione e ridurre il gonfiore addominale.

Una corretta idratazione e un sano equilibrio elettrolitico sono essenziali per ottenere una regolare motilità intestinale. Anche l'assunzione di magnesio è un ottimo modo per supportare la motilità intestinale e regolarizzarne i movimenti.

Assumere integratori alimentari specifici

Se il gonfiore addominale non migliora, ti consigliamo di provareBonfix Power Plus un integratore alimentare a base di Allicina e Berberina che bonifica l'intestino e contrasta la proliferazione di batteri patogeni, ripristinando l'equilibrio eubiotico.

  • Allicina - L'allicina è il principio attivo più importante e rappresentativo dell'aglio. L'aglio rafforza il sistema immunitario ed agisce come potente battericida su tutto l’organismo, risultando efficace anche contro funghi e lieviti; è un potentissimo vermicida, un regolatore della pressione arteriosa, riduce il rischio di sclerosi delle arterie, previene l'aggregazione piastrinica (di conseguenza la formazione di trombi), regolarizza il tasso di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Una delle proprietà più importanti ed interessanti dell'aglio è quella riguardante la sua caratteristica funzione antibiotica: è infatti uno dei più importanti antibiotici, antiparassitari e antisettici naturali. È infatti un valido antibatterico naturale da utilizzare nei casi in cui il tuo microbiota intestinale sia alterato. A differenza degli antibiotici di sintesi, l’allicina, mentre si occupa dei batteri patogeni, non solo non attacca la flora batterica saprofita (batteri amici), ma ne favorisce addirittura il ripristino. Costituisce inoltre un ottimo rimedio contro meteorismo e crampi addominali, ed è utilissima anche in caso di diarrea acuta e cronica o feci muco-sanguinolente (dissenteria).

  • Berberina - Questo componente fitoterapico è da sempre largamente utilizzato anche dalla medicina cinese e ayurvedica grazie alla sua efficacia e sicurezza. La berberina può avere effetti benefici per il diabete, il colesterolo alto e le infezioni da parassiti. Inoltre, possiede alcune potenziali proprietà di interesse cosmetologico e antiaging. I vari studi sperimentali e l’esperienza clinica attribuiscono alla berberina proprietà antisettiche, ipolipidemizzanti (abbassa la concentrazione dei lipidi presenti nel sangue che, se troppo elevata, può favorire l’insorgenza di importanti patologie quali l’arteriosclerosi e le coronaropatie), antinfiammatorie, antiossidanti, antipertensive, vasoprotettrici. Inoltre migliora la funzionalità epatica e favorisce la digestione e la regolarità del transito intestinale.

Si consiglia di assumere 1-2 compresse dopo colazione, pranzo e cena, per un periodo continuativo di almeno 2 mesi.

In conclusione

Eliminare il gonfiore addominale è dunque possibile. Seguendo una sana alimentazione, cambiando il nostro stile di vita andando a ridurre lo stress e introducendo a supporto del nostro organismo una serie di integratori, possiamo eliminare il gonfiore addominale combattendone contemporaneamente le cause.

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